Ho sempre amato i trabucchi. Ho sempre pensato che fossero delle costruzioni speciali, sospese sul mare eppure legate alla terra. Un bellissimo simbolo di una delle aree che preferisco in assoluto: il Gargano

Per anni ho sognato di vivere un’esperienza su un trabucco e quando - ormai 8 anni fa - sono stata per la prima volta su un trabucco, non avrei mai immaginato che un giorno sarei stata madrina di uno di questi preziosissimi Giganti del Mare. Proprio io, madrina di un trabucco. Di una di quelle costruzioni che guardavo sognante, prima nelle immagini sui social e poi dal vivo.

È stata un’emozione grandissima poter rivestire questo ruolo, ma soprattutto poter raccontare il grande impegno dell’Associazione La Rinascita dei Trabucchi Storici e dei Mastri Trabuccolanti nel preservare questa grande eredità del passato recuperando i trabucchi che, altrimenti, andrebbero incontro a un deperimento irreversibile. E questo non deve accadere. Dei presidi storico culturali così importanti per il Gargano non possono e non devono essere abbandonati. 

Prima, però, facciamo un doveroso passo indietro. Perché io lo do per scontato, ma non tutti sanno cos'è un trabucco.

Cosa sono i trabucchi?

I trabucchi sono i Giganti del Mare, antichi strumenti di pesca diffusi in alcune zone d’Italia e in particolare su tutta la costa da Vieste a Peschici (forse ve lo starete chiedendo: in Abruzzo vengono detti trabocchi, mentre in Puglia trabucchi). 
Il trabucco rappresenta uno dei simboli della civiltà costiera garganica. Un’eredità dal valore immateriale che va tutelata, rispettata e prima di tutto compresa.

Io li trovo poetici. E magnifici.

Perché è così importante recuperare i trabucchi?

Tutelare questi rudimentali e iconici strumenti di pesca significa conservare la memoria di un passato che riguarda tutta la comunità. E significa anche rendere più fruibile il patrimonio culturale del territorio, per tutti.

Immaginate cosa può significare per un turista poter fare un vero e proprio tour dei trabucchi, con esperienze personalizzate e dimostrazioni di pesca dal vivo.

E immaginate l'orgoglio di chi vive quotidianamente il territorio, nel poter vedere tutti i trabucchi riprendere vita. Per questo motivo nel 2012 è nata l'Associazione La Rinascita dei Trabucchi Storici, col nobile e lodevole intento di recuperare tutti i trabucchi della costa garganica. Onestamente da pugliese mi sento grata nei confronti dei soci che da quasi 10 anni si impegnano nel tutelare e recuperare questa grande eredità del passato. Dei veri e propri baluardi di storia che punteggiano la costa e la impreziosiscono. 

In foto con me potete vedere Matteo Silvestri, Presidente dell'Associazione, che da anni è in prima linea per la tutela dei Giganti del Mare. Prima del recupero del Trabucco di Punta Santa Croce, grazie a Matteo e all'impegno di tutti i soci e dei mastri trabuccolanti sono stati già recuperati i trabucchi di Punta Lunga, Cala Molinella e San Lorenzo. Un ottimo traguardo, ma ci sono ancora tanti trabucchi che vanno recuperati - come mi ricorda Matteo.

Il recupero del Trabucco di Punta Santa Croce

I tempi per recuperare il trabucco di Punta Santa Croce sono stati molto lunghi. Si tratta di un lavoro impegnativo che necessita di figure esperte che conoscono a menadito queste macchine: i mastri trabuccolanti. Ecco perché è importante che questa eredità venga trasferita ai più giovani, che i più giovani si appassionino ai trabucchi e alla pesca sui trabucchi. Per portare avanti la tradizione e permettere ai trabucchi di vivere ancora e ancora.


Io ho avuto la possibiità conoscere uno dei mastri trabuccolanti, Natalino, e di vedere il trabucco in più momenti, fino al suo massimo splendore: l'inaugurazione. Che è stata un momento davvero speciale.

Oltre alle istituzioni - che hanno supportato l'Associazione nel recupero del trabucco - hanno partecipato tante persone del posto. E per me è stato davvero toccante, ancor più di quanto mi aspettassi.

Ho percepito l’anima di questo luogo, ho percepito l’emozione dei viestani e mi sono lasciata investire da questo flusso di bellezza e commozione che ha toccato l'apice quando è stato ricordato Vincenzo Spalatro, storico trabuccolante viestano scomparso qualche anno fa. Questa rinascita è stata dedicata proprio a lui, immaginando la commozione e l'orgoglio che avrebbe provato nel vedere rinascere uno dei suoi amati Giganti del Mare.  

Sono immensamente grata per questa esperienza. Immensamente felice per il Trabucco di Punta Santa Croce, che è tornato a vivere.

Vivere un'esperienza su un trabucco

Se non avete mai visto i Trabucchi del Gargano e non sapete di cosa sto parlando, ecco, dovete recuperare al più presto. Per viverli al meglio e far sì che possiate portarvi a casa un ricordo davvero speciale, io vi consiglio di prenotare una delle esperienze in trabucco organizzate dall'Associazione La Rinascita dei Trabucchi Storici.

Potrete vivere un'emozionante esperienza di pesca - per comprendere quanto un tempo queste macchine fossero fondamentali per la comunità - oppure un'esperienza di yoga o un'esperienza gourmet. Ultimamente l'Associazione ha introdotto anche la possibilità di fare glamping sul trabucco. Una nuova frontiera del turismo esperienziale, del turismo che arricchisce il cuore e nutre l'anima. Consultate il loro sito per scoprire tutte le esperienze in programma. 

Articolo realizzato in collaborazione con l'Associazione La Rinascita dei Trabucchi Storici, Comune di Vieste e Parco Nazionale del Gargano